Una spezia che arriva da lontano
O pallido croco,
nel vaso d’argilla,
ch’è bello, e non l’ami,
coi petali lilla
tu chiudi gli stami
di fuoco.
(Giovanni Pascoli)
Un sontuoso colore oro rosso ed un profumo intenso così peculiare da renderlo subito riconoscibile. Un piatto preparato con questa spezia delizia il palato e la vista, così invitante e stuzzicante. Questo è lo zafferano: dal persiano “za’faran”, che significa oro, saggezza e splendore.
Lo zafferano è una spezia preziosa che si coltiva da oltre 3500 anni, nota da molti secoli e protagonista di nutrite storie della mitologia greca e romana. Il fiore crocus, così delicato ed esile, ha da sempre incuriosito l’uomo: da esso si estrae la spezia più costosa al mondo. Dal crocus si prelevano i grandi stimmi che successivamente vengono essiccati per ricavare la polvere di zafferano.
La pianta, simbolo di ricchezza, veniva utilizzata dai medici egizi per creare unguenti medicamentosi, avendo delle proprietà curative. Inoltre l’esploratore Marco Polo narra nei suoi racconti di come la preziosa spezia fosse importante per i commerci della Serenissima, importata dall’India attraverso la Via della Seta. Le prime piante di croco vennero introdotte in Italia nel 1300 da un frate domenicano, così contribuendo ad una capillare diffusione della coltivazione.