Vini della regione Friuli Venezia Giulia: il Friulano
Noi Friulani siamo conosciuti in Italia ed Europa principalmente per la produzione dei nostri ottimi vini bianchi. Fra i tanti prodotti che la nostra terra ha da offrire, il Friulano, conosciuto in passato come Tocai, è uno dei più conosciuti e apprezzati. Negli ultimi anni vi sono stati numerosi dibattiti a causa dell’ambito nome Tocai, conteso con l’Ungheria. Ma cos’è successo? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro, e ripercorrere la storia del nostro amato vino.
Friulano: la Leggenda narra…
Tutto ebbe inizio nel 1520, quando la baronessa Aurora, appartenente alla famiglia friulana dei conti Formentini, sposò nel 1632 il conte ungherese Giovanni Batthyany. La giovane portò come omaggio al proprio sposo alcuni vitigni provenienti dalla zona friulana. Si dice quindi che il vitigno ungherese Furmint (dal quale nasce il vino ungherese Tokaji) abbia origini italiane, e derivi dal nome della nobile friulana Aurora Formentini. Tutto ciò potrebbe essere confermato dal contratto matrimoniale della ragazza, ritrovato e conservato, nel quale tra i vari beni portati in dote ci sono anche “300 vitti di Toccai” coltivate già all’epoca in diverse località friulane.
Nel marzo del 2007 il vino friulano conosciuto con il nome di “Tocai”, fu ritenuto troppo simile a quello ungherese Tokaji: si decise quindi di utilizzare un’ altra denominazione, ed è così che cambiò in Friulano, nome semplice ma allo stesso tempo caratteristico ed evocativo, che identifica l’ormai ex “Tocai”.