La steppa friulana
Il Friuli custodisce un luogo speciale dove la natura regna sovrana e nel quale gli unici abitanti sono lepri, uccelli, cinghiali e molti altri animali: i Magredi. L’intera zona occupa una superficie totale di più di 10 000 ettari e si estende fra ben 12 comuni della provincia di Pordenone, tra i quali Cordenons e Vivaro. Inoltre ospita un immenso patrimonio faunistico, fra i più ricchi del Nord Italia. Per quanto riguarda il nome, considerato alquanto particolare per chi non conosce il dialetto locale, la parola “magredo” deriva dal friulano e significa terra magra, cioè arida e con con scarsità d’acqua per la presenza dei sassi. In estate poi, le distese erbose dei magredi appaiono secche e inaridite dal sole, ricordando in questo modo le steppe dell’europa orientale.
Come si sono formati i Magredi?
La zona si è formata grazie allo scorrimento dei due fiumi Cellina e Meduna che, trasportando i detriti provenienti dalle montagne e depositandoli luogo il loro percorso, hanno creato la distesa ghiaiosa che oggi conosciamo come i Magredi. Questo luogo è nato sulle fondamenta di una preesistente pianura alluvionale, creata dal disfacimento alpino e prealpino. Per questo motivo la zona magrebile è divisa in due parti; un’alta pianura interamente composta da ghiaia e sassi e una bassa pianura di carattere argilloso, che spostandosi verso sud diventa sabbiosa.