Friuli by Bike

Pedalando nel Pordenonese andrai alla scoperta di zone naturalistiche imperdibili, castelli e vigneti suggestivi. Sei pronto per questa avventura?

Programma giornaliero

GIORNO 1:

Lunghezza: 60 km

Dislivello: 600 metri

Tipo di percorso: asfalto / ciclabile / sterrato

Difficoltà: media

Tipo di bici: eBike or MTB

Il nostro punto di partenza è Sacile, cittadina chiamata “Il Giardino della Serenissima” per le sue suggestive atmosfere veneziane. Tramite strade sterrate si arriva alla prima salita, alla base della Pedemontana, che conduce al Castello di Caneva. “Conquistato” il primo castello si scende verso le sorgenti del Fiume Livenza, luogo perfetto per scattare foto suggestive. Breve sosta per poi ripartire verso il Colle di San Floriano ed il Castello di Polcenigo, meraviglioso borgo medievale. Sosta alla sorgente del Gorgazzo, luogo leggendario per sub e speleologi, per un rilassante pranzo pic-nic. Nel pomeriggio si percorre un sentiero di sottobosco in leggera salita che arriva fino al borgo di Dardago, per poi proseguire dolcemente fino al Castello di Aviano, da cui si domina la pianura Pordenonese. Si prosegue quindi attraverso piacevoli stradine sterrate e una facile pista ciclabile fino a Montereale Valcellina, e si arriva alla meta finale, il Castello di Maniago. Trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.


GIORNO 2 :

Lunghezza: 50 km

Dislivello: 300 metri

Tipo di percorso: asfalto / ciclabile / sterrato

Difficoltà: media

Tipo di bici: city bike or MTB

Prima colazione in hotel e trasferimento a Cordenons, per un’escursione davvero unica nel suo genere, alla scoperta della natura selvaggia e incontaminata dei Magredi, una zona steppica ricca di fascino e piena di angoli suggestivi, formata dai greti dei torrenti Cellina e Meduna. Si attraversa il fiume proprio nella zona di congiunzione del Meduna col Cellina, e si procede con una deliziosa sosta in cantina, con visita e pranzo in mezzo al vigneto. Dopo pranzo proseguimento in direzione nord, e attraversamento del fiume all’altezza di Vivaro, proprio nel cuore dei Magredi. Da lì si vira nettamente verso sud costeggiando l’altro versante del greto del fiume, in leggera discesa fino a “perdersi” nell’intricato groviglio di stradine che caratterizza la zona.

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