A Tutto Relax!

I Borghi più Belli d’Italia in Friuli Venezia Giulia scoperti attraverso tutti e cinque i sensi: un viaggio accessibile a tutti, che permette di vivere esperienze fuori dall’ordinario ad un ritmo totalmente slow. Guarda, ascolta, tocca, assapora il Friuli!

Programma giornaliero

Dedichiamo la mattinata alla scoperta di Polcenigo, una vera e propria sorgente di storia, architettura e arte. La guida ci accompagna lungo le strette viuzze, rimaste immutate, immerse nel silenzio, interrotto solo dallo scorrere dell’acqua. Una chicca da non perdere è il giardino all’italiana, disposto a terrazze e progettato nella seconda metà dell’800, che apre apposta per noi, sul retro della dimora gentilizia Salice Scolari. Scopriamo poi il sapore dello zafferano in una taverna locale, brindando con un aperitivo creato con questo prezioso fiore. Saliamo in bus diretti a Sacile, con sosta per il pranzo a base di specialità friulane. Nel pomeriggio passeggiamo con la guida nel bellissimo centro storico. Sacile è chiamata “Giardino della Serenissima”, per le sue atmosfere veneziane e per le architetture che qui convivono armoniosamente. La nostra passeggiata è guidata dal Livenza, che attraversiamo in ben tre punti e che in estate ci regala un po’ di frescura: palazzi antichi, piazze e chiesette saranno i protagonisti del nostro tour


Oggi visitiamo Gradisca d’Isonzo, uno dei borghi più belli d’Italia, raffinato salotto barocco situato sulla riva destra dell’Isonzo. Fu costruita dai veneziani, con il contributo di Leonardo Da Vinci, per bloccare le invasioni dei Turchi. Visitiamo Piazza Unità d’Italia, la Polveriera Veneta, uno dei manufatti meglio conservati della Gradisca di epoca veneziana, il Castello, costruito dagli austriaci nel Cinquecento. Proseguiamo poi per il ghetto ebraico, le cui otto case sono contraddistinte da numeri romani, e quindi distinte dalle restanti case, connotate da numeri arabi. Dopo la visita, tutti a tavola per degustare le specialità isontine! In seguito, ci rechiamo presso il più grande Sacrario Militare Italiano, costruito negli anni ‘30 in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale (ospita 39.857 caduti identificati e 60.330 Caduti Ignoti). Siamo a Redipuglia: la visita è un toccante momento di commemorazione e ricordo, seguito da una visita alla Dolina dei Bersaglieri, dove cippi e trinceramenti ci raccontano l’atroce storia di quel luogo. Proviamo a scendere in trincea per percepire in modo evidente lo spazio angusto e inospitale in cui i soldati trascorrevano mesi interi.

Oggi visiteremo il magico borgo montano di Poffabro, la cui piazza è letteralmente una bellissima terrazza panoramica sulla valle, circondata dalle prime abitazioni e dal Duomo, accanto al quale si trova la statua del leggendario scampanotador (campanaro) del paese. Lasciamo la piazza alle nostre spalle, per “perderci” tra gli stretti vicoli su cui si affacciano le tradizionali case fatte in legno e sassi di fiume: le scalinate esterne in legno creano suggestivi effetti architettonici. In dicembre, questo meraviglioso villaggio diventa un presepe a cielo aperto: ogni famiglia realizza la propria Natività e la espone, creando una mostra spontanea visitata da molti turisti ogni anno. Ascoltiamo il silenzio che regna nel borgo, dove si sente solamente il soffio del vento; e osserviamone il caratteristico “l’effetto Manhattan”: il poco spazio, come se fossimo su un’isola, ha costretto il paese a svilupparsi in altezza. In un vicolo acciottolato possiamo addirittura toccare con una mano il tetto di una casa e con l’altra la soglia di un’altra! Nel pomeriggio proseguiamo per Maniago e visitiamo il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie, ospitato in un’ex fabbrica di coltelli, la più grande di Maniago, che si chiamava “Coricama”. La visita, seguiti da un operatore museale che ci guiderà nell’emozionante esperienza tattile, ci permette di scoprire un percorso che va dagli antichi saperi alle tecniche moderne di lavorazione del ferro, per la creazione di strumenti da taglio e affini .

Oggi visitiamo Venzone, “ Un Salotto tra le Mura”, vincitore del titolo Borgo dei Borghi 2017, che ha omaggiato la volontà e lo spirito di sacrificio di tutti i friulani e gli italiani che hanno lavorato alla sua fedele ricostruzione, dopo i devastanti terremoti del 1976. L’architettura del borgo rivela molti segreti lontani: le viuzze acciottolate indicano che qui transitavano i cavalli, i cui zoccoli avevano una presa migliore su questo tipo di terreno. Entriamo ora a Palazzo Orgnani-Martina, sede del Museo accessibile della terra di Venzone che ospita l’esposizione permanente, e davvero commovente, “Tiere Motus. Storia di un terremoto e della sua gente”. In seguito, visitiamo il Duomo, perla di questo borgo, in stile gotico francese, esempio di quella ricostruzione pietra su pietra che è divenuta un esempio a livello internazionale. Passando la mano sul muro esterno percepiamo nitidamente il passaggio dal muro monumentale (originale) a quello ricostruito, e all’interno osserviamo la meravigliosa scultura di Franco Maschio, che ricorda la tragedia del 1976. Proseguiamo ora in verso San Daniele per un’esperienza questa volta culinaria: degustiamo il mitico prosciutto, accompagnato da un buon bicchiere. Sazi e soddisfatti ci spostiamo in centro storico per visitare il Museo del Territorio, il borgo, in cui concludiamo la giornata con una dolce pausa: il cioccolato e i liquori di un laboratorio artigianale locale sono pronti a deliziarci.

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